mercoledì 25 aprile 2012

L'angelo e il suo mare - (carte estratte: 21 14 20 - tiraggio di Giorgia)



A guardarli bene, gli angeli hanno le ali d'acqua, poiché così son del colore del cielo. Non ne sprecano una sola goccia mentre volano guardando giù, ma quel giorno quell'angelo in particolare, volgendo lo sguardo più sotto di dove doveva guardare, si innamorò di tutto l'immenso mare.
A niente valsero i cori degli altri che lo volevan trattenere da far quel gesto insano, e senza troppo pensarci su, quello volò in picchiata.

Splash! si ritrovò a mollo bagnandosi le ali, che benché fossero d'acqua a loro volta non erano abituate a quella materia più sale.
Quanto è grande l'amore, sconfinato a tal punto che ti ci puoi perdere dentro se non sai dove guardare, e mentre quello nuotava sbattendo le ali, scorse da lontano una figura con braccia, torso, testa e gambe.
La creatura era un gioiello tra le onde, fatto d'acqua anch'essa e dissolta a tal punto con il resto che per riconoscerne la forma, l'angelo dovette tracciarne i confini con le mani.
Esisteva davvero se dentro e fuori erano lo stesso?

- Ecco! tu sei il mio amore puro, e ti voglio portare via con me, togliendoti con grazia da tutto il resto, da tutta l'acqua che non mi permette di poterti riconoscere se non tendendo le mani.

La creatura fu contenta di questo, perché a stare lì in quell'immenso mare, non gli era permesso dichiarare dove cominciasse e finisse la sua epidermide, fatta della stessa materia del resto. Tese allora le mani, incrociandole con quelle dell'angelo.
Come fosse una bambina stanca si abbandonò all'abbraccio e i due si incamminarono verso la riva.
Bastò spingere solo un pò più forte, per tirarla fuori dal sale, così da potergli donare braccia, torso, testa e gambe proprie che non fossero più solo proprietà del mare.

E per l'angelo fu ancor più facile, poiché la sua pelle gli permise di poterne scivolare fuori senza fatica, ma fu quando arrivò all'altezza delle ali, che come strattonato da un mano invisibile non riuscì a proseguire oltre.
Eh si! perché le sue ali, che eran fatte d'acqua, in quell'istante erano grandi e pesanti come fossero loro stesse l'intero mare, e su quella linea di confine definita dall'onda, l'angelo cominciò a capire quanto fosse pesante la sua appartenenza.
In braccio teneva un piccolo mare, e da un altro più grande era trattenuto.
Il dilemma gli fu chiaro, e per poter viver quello piccolo dovette spinger forte quel solo ultimo passo strappandosi le ali.
A volte ci penso e mi chiedo, se per farsi passar la sete basti solo un bicchiere o sia meglio bersi tutto il mare?

2 commenti:

  1. How big are the odds of pulling 3 angels (of the 4 present in a tarot pack) out of a pack of 22 cards?? Rafaël

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  2. It's insane! ehhehehe
    Giorgia's hands are veeeeeeery magic :)

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