sabato 2 luglio 2011

Ogni cosa che si solleva - (carte estratte: 0 19 12)



Ogni cosa che si solleva, prima o poi torna in terra, e non importa con quanta forza viene lanciata in aria, lo ridico, torna in terra.
Se tagliamo i rami di un albero, quelli scendono giù, e dalle ferite sulla corteccia, la linfa come sangue trova la propria strada finchè non arriva al suolo.
E così a testa in giù, esattamente in quel modo era appeso un uomo sopra ad una voragine che pareva non avesse fondo, il giorno stesso in cui il viaggiatore giunse sulla sponda.
Il viandante aveva percorso così tanta strada da non ricordarsi neanche quando fosse partito, tanto che spesso gli veniva il dubbio di averlo mai fatto.
Certo, mica che qualcuno di voi ha così lunga memoria da ricordarsi l'attimo esatto della propria nascita.
Camminava da sempre e aveva visto talmente tanti luoghi che faccio fatica a immaginarlo stupirsi di qualcosa, ma a dir la verità credo che quell'uomo appeso avrebbe avuto modo di sbalordire anche lui.
- Cosa osservi viaggiatore?
disse l'uomo a testa in giù.
- Guardo i rami ai quali sei vincolato, osservo i tuoi capelli che si allungano verso il baratro e mi chiedo fin dove potresti arrivare se non ci fosse alcuna terra in fondo a quell'abisso.
L'appeso rivolse gli occhi all'insù, che poi per noi sarebbe all'ingiù, ma proprio la sotto non si scorgeva un appoggio.
- Camminare così a lungo ti ha dato molte più certezze di quante io ne disponga.
All'uomo appeso, una lacrima rigò il volto, ma la strada che percorse fu all'inverso, perché è vero che se noi conosciamo bene il sapore del pianto che ci raggiunge la bocca, ad egli al contrario ne era sconosciuto il gusto; perché la lacrima dopo aver fatto una curva sulla fronte ed essersi trattenuta sulla punta di un capello, si abbandonò al baratro.
Ma quella singola lacrima non cadde, rimase sospesa, in perfetto equilibrio tra la forza che riporta tutto verso il suolo e la brezza che giungeva dal profondo.
Il viaggiatore rimase stupefatto e vide che in realtà non vi era corda che cingesse la caviglia dell'uomo a testa in giù.
Poi molte altre lacrime si fecero strada sul volto dell'appeso, tutte andarono in perfetto equilibrio a disporsi in fila.
L'uomo disse al viaggiatore
- Ci sono ancora molti luoghi che non hai visitato, ti auguro buon viaggio amico mio.
Il viandante si sporse oltre il bordo del precipizio, sentì la brezza accarezzargli il volto, poi distese la gamba nel vuoto sino a trovare con il piede la lacrima a lui più vicina e vi si appoggiò; col bastone cercò la seconda, mentre l'altro piede era già di strada verso la terza che stava un pò più in su.
Quella scala di lacrime lo portò così in alto che da lassù si poteva vedere quasi tutto il mondo e mentre dal di sotto quell'uomo all'incontrario gli donava nuovi scalini, lui fece un bel respiro e poi un sorriso, perché aveva davanti a se ancor più strada di quanta non ne avesse mai percorso.

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